Coronavirus FAQ: quello che devi sapere

In questo articolo trovi alcune risposte alle domande più diffuse sul Coronavirus, tenendo conto che Covid-19 non lo conosciamo ancora bene e quindi alcune affermazioni potrebbero essere poi smentite più avanti dai fatti.

Importante: tutto questo si basa su dati verificabili, segnaleremo le fonti ove più opportuno.

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Coronavirus Covid-19 in breve

Covid-19 è un virus che è partito dal mercato alimentare di Wuhan in Cina e si è esteso rapidamente in tutto il Mondo.

E’ della famiglia dei Coronavirus, di cui fanno parte molti tipi diffusi comunemente da noi in particolare d’inverno.

Rispetto a questi, che causano in genere disturbi influenzali piuttosto normali, Covid-19 ha alcune caratteristiche che lo rendono molto pericoloso:

  • E’ molto contagioso e facile da trasmettere, cosa che ne aumenta la diffusione.
  • Il malato spesso non presenta sintomi evidenti oppure questi appaiono con qualche giorno di ritardo.
    In questo modo chi è senza sintomi (asintomatici) diffonde involontariamente il virus.
  • Tende ad attaccare i polmoni dando una forma di polmonite difficile e lunga da curare.

Partendo da questi importanti presupposti ecco come si diffonde.

Coronavirus Covid-19: come si prende

La principale fonte di contagio sono le secrezioni emesse da un malato, che sia sintomatico o no.

Sono le goccioline di saliva infette diffuse nell’ambiente e sugli oggetti con uno starnuto o un colpo di tosse, o anche parlando; sono anche chiamate “droplets”.

Possono raggiungere direttamente un’altra persona se viene investita in pieno dallo starnuto o dal colpo di tosse.

Altrettanto comune è l’infezione indiretta, cioè tramite oggetti infettati da un malato e poi toccati da una persona sana.

Gli oggetti s’infettano se investiti da un colpo di tosse o da uno starnuto o perché toccati da un malato che ha appena starnutito o tossito coprendosi la bocca con la mano, o ha usato un fazzoletto, o si è toccato bocca o occhi.

Se una persona sanatocca gli stessi oggetti le sue mani raccolgono il virus, che non passa fortunatamente attraverso la pelle delle mani; tuttavia toccandosi gli occhi, il naso o la bocca con le mani non disinfettate è facile autoinfettarsi.

Inoltre la stessa persona con le mani “infettate” dal contatto con gli oggetti può a sua volta infettare altri oggetti toccandoli e contribuendo ad aumentare la diffusione.

Ecco esempi di oggetti toccati da molte persone e che quindi possono essere più a rischio:

  • Maniglie di porte, di negozi, condomini o abitazioni
  • Tastiere di bancomat, citofoni, ascensori, distributori automatici
  • In negozi e supermercati maniglie di carrelli e cestelli, di frigoriferi
  • Mezzi pubblici: maniglie e tasti apertura porte

Questi quelli che ci vengono in mente, ma ce ne possono essere molti altri.

Difesa e prevenzione

Convinciti che in teoria anche tu potresti essere uno dei migliaia di asintomatici che stanno bene ma sono contagiosi e quindi abbi cura degli altri.

Tutti più o meno conoscono i consigli per evitare il coronavirus, ma è utile approfondire.

  • Lavaggio e disinfezione mani
  • Cura del respiro e mascherine
  • Distanza di sicurezza
  • Riduzione delle uscite

Meno capito è che in un’epidemia è indispensabile ridurre la circolazione del virus e non basta proteggere sè stessi.

E’ come un incendio nel nostro quartiere: dobbiamo aiutare a spegnere anche le case dei vicini perché chiudendoci nella nostra non siamo al sicuro perché il fuoco può comunque raggiungerci.

Allo stesso modo, devi prendere precauzioni per proteggere te stesso ma anche per non contribuire a diffondere il virus che, finché sarà libero di girare, potrà colpirti quando meno te lo aspetti.

In un’epidemia è indispensabile pensare anche agli altri per difendere noi stessi.

Lavaggio e disinfezione mani

Questo è un punto fondamentale che però ci pare molti non abbiano ben capito.

Una prova è l’uso frequente dei guanti che danno una falsa sicurezza ma possono contribuire alla diffusione del virus.

Infatti andrebbero disinfettati di continuo col gel perché sulla loro superficie si possono depositare virus che poi vengono portati in giro.

I guanti sono un esempio di protezione personale che però non protegge la comunità.

Il lavaggio delle mani è dimostrato essere la precauzione più importante, forse ancor più della mascherina, per ridurre la pericolosità del coronavirus.

  • A casa lava di frequente le mani, a lungo (conta fino a quaranta), con abbondante sapone e acqua calda.
    Il sapone normale distrugge la struttura del virus: saponi disinfettanti o medicati non sono più efficaci di quelli comuni.
  • Fuori casa usa frequentemente il gel disinfettante, anche sui guanti.
    Disinfettati prima di entrare in un negozio (così non porti dentro niente) e quando ne sei uscito.
    Disinfettati dopo essere stato su mezzi pubblici o toccato tastiere.
  • Tieni più confezioni di gel a portata di mano: in tasca o nella borsa, in auto, nel garage, sul guinzaglio del cane: non rischiare di restare a secco.

Cura del respiro e mascherine

Per cura del respiro l’Organizzazione Mondiale Della Sanità intende il controllo della diffusione delle goccioline potenzialmente infette con colpi di tosse, starnuti, fazzoletti usati.

  • Tossisci o starnutisci nella piega del gomito o in un fazzoletto; questa procedura ti permette di non sporcare le mani con le goccioline (e quindi contaminare gli oggetti) e fermarle più efficacemente
  • Getta immediatamente e non lasciare nelle tasche o in giro i fazzoletti usati; a casa l’ideale è chiuderli in un sacchettino prima di buttarli via
  • La cura del respiro si combina con la distanza dagli altri per evitare involontariamente d’infettarli

Capitolo a parte e abbastanza complesso quello delle mascherine.

Lo approfondiremo in un prossimo aggiornamento, ma in breve:

  • La mascherina (parleremo dei vari tipi nei prossimamente) va indossata prima di uscire di casa toccando solo gli elastici e dopo aver lavato bene le mani
  • In giro non la spostare o togliere mai.
  • Se la devi assolutamente toccare per qualche motivo disinfetta bene le mani prima di farlo
  • La mascherina non sostituisce le altre precauzioni: se non disinfetti le mani e non tieni la distanza sei a rischio
  • Quando rincasi toglila prendendola dagli elastici e poi gettala via possibilmente avvolgendola in un sacchetto di plastica; se è riutilizzabile avvolgila comunque in un sacchetto e non metterla insieme agli altri indumenti da lavare

Leggi il nostro articolo di approfondimento sulle mascherine antivirus

Distanza di sicurezza, divieto di raggrupparsi, ingressi controllati

La distanza dagli altri è fondamentale per ridurre la possibilità di contagio causato da goccioline emesse con colpi di tosse e starnuti.

La distanza minima consigliata in Italia è un metro, ma altre nazioni richiedono 1,5 o anche 2 metri; in effetti le goccioline diffuse con uno starnuto non coperto da mano o braccio arrivano molto oltre il metro.

Il divieto di raggruppamento è un’ovvia conseguenza, in modo da non avere troppe persone a breve distanza.

Gli ingressi controllati nei negozi evitano affollamenti che impedirebbero di mantenere la distanza; inoltre secondo alcune ipotesi tante persone in un ambiente chiuso e con poco ricambio d’aria creano una specie di “nuvola” causata dal respiro che potrebbe anche diffondere il virus.

Quest’ultimo punto è un argomento controverso che approfondiremo in un prossimo aggiornamento.

Riduzione delle uscite

Uscire è sicuramente sconsigliabile, per non dire vietato, a tutte le persone anziane o con già altre malattie croniche (diabete, pressione alta, problemi di cuore, disturbi respiratori come la BPCO…).

E’ però importante che tutti riduciamo le uscite non indispensabili.

  • Non uscire per fare o acquistare cose non necessarie
  • Concentra in un’unica uscita tutto ciò che devi fare: prepara una lista di ciò che ti serve ed esci una-due volte la settimana per fare tutto
  • Tra una commissione e l’altra disinfettati ripetutamente le mani, in coda fai attenzione alla distanza, attendi il tuo turno per non affollare i negozi

Per capire quanto è il rischio facendo più uscite non necessarie, conta quanti contatti e possibili fonti di contagio hai ogni volta.

Il bancomat, il negoziante, le maniglie di porte e carrelli, gli altri in coda: tutti a loro volta sono stati in contatto con altre persone potenzialmente contagiose.

Conta, come ti dicevo, queste occasioni in una normale uscita per qualche commissione, vedrai che è un attimo arrivare almeno a 20; ora moltiplica questo numero per le tue uscite giornaliere o settimanali, otterrai un numero elevato di possibilità di contagio.

Le puoi ridurre di molto uscendo meno.

 

Ecco il link al sito del Ministero della Sanità dove restare informati.

 

Scritto il 25 gennaio 2020 – Rivisto e riscritto l’11 aprile 2020 Autore: Dr. Gabriele Nobili

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